La Provincia conta i danni. Sarà stato d'emergenza? / Notizia

Mercoledì 3 dicembre 2008 - Il Resto del Carlino

MODENA (3 dic. 2008) - La coda della piena del Secchia sta tuttora transitando senza problemi nel comune di Concordia; progressivamente si stanno svuotando le aree golenali e da stasera alle 20 sarà disattivata la fase di preallarme che ancora interessa i comuni di Cavezzo, Novi, S.Possidonio e Concordia.

Nella tarda mattinata di giovedì 4 dicembre è previsto il ritorno del livello del fiume sotto i livelli di guardia. Per il Panaro la piena è defluita regolarmente nella giornata di martedì 2 dicembre. Intanto i tecnici del Centro unificato della Protezione civile di Marzaglia stanno raccogliendo dai Comuni le segnalazioni sui danni dovuti all’ondata di maltempo che ha colpito il territorio modenese a partire da sabato 29 novembre. Dalla verifica di queste segnalazioni e dall’analisi dell’evento la Provincia deciderà se richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza.

Si sono registrati una serie di smottamenti e cedimenti di versanti che hanno interessato in particolare la rete viaria comunale a Fanano, Riolunato, Frassinoro, Pavullo, Zocca, Montecreto, Montese e Montefiorino. Per quanto riguarda la gestione della piena in pianura, i punti di maggiore criticità si sono registrati nel nodo idraulico di Modena ed in particolare nei tratti di confluenza tra il Tiepido e il Panaro a Fossalta di Modena e tra il Panaro e il Naviglio a Bomporto, con ripercussioni sui cavi Argine e Minutara. La cassa di espansione del Panaro ha funzionato bene contribuendo a ridurre il livello della piena.

Per il Secchia a Ponte Alto il livello raggiunto è stato di 9.28 metri. Grazie delle casse di espansione e soprattutto delle aree golenali nei tratti da Ponte Alto a ponte Pioppa, la piena si è ridotta efficacemente. A Concordia alle ore 18 di martedì 2 dicembre è stato raggiunto il livello massimo di 11.10 metri come accadde per la piena dell’aprile del 2005. Sia per il Secchia che per il Panaro è stata tra le piene più significative dagli anni ’80, raggiungendo i massimi in diverse sezioni registrati dal 2000 ad oggi, da quando cioè funziona il telerilevamento.

Il Centro operativo unificato ha funzionato ininterrottamente dalle ore 6 di domenica 30 novembre fino alle ore 18 di mercoledì 3 dicembre garantendo il monitoraggio sia degli eventi meteo sia dell’evoluzione della piena. Tutti i Centri operativi comunali di protezione civile lungo i fiumi sono stati attivati; hanno collaborato tecnici della Protezione civile, Polizia municipale, tecnici della viabilità, gruppi comunali e associazioni di volontariato e Aipo, in particolare per il controllo degli argini e dei ponti. La Consulta provinciale di Protezione civile ha garantito il coordinamento dei 321 volontari suddivisi in 72 squadre (alcune arrivate da Reggio Emilia, Parma e Piacenza) che hanno partecipato alle operazioni.

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