L'Emilia è sott'acqua / Notizia

Domenica 9 novembre 2003 - Il Resto del Carlino

BOLOGNA — Termosifoni a tutta manetta e ombrelli aperti per ripararsi da una violenta precipitazione, annunciata dai meteorologi giovedì.

Due giorni di pioggia , ma anche di neve alle medie-alte quote, accompagnati da un forte vento che al Cimone ha sfiorato gli 80 chilometri all'ora, hanno portato un primo, concreto, assaggio dell'inverno. La neve ieri è caduta sul passo della Cisa e sul passo dei Mandrioli, dove la polizia stradale ha imposto l'obbligo delle catene a bordo, mentre sul valico appenninico della A1 la precipitazione non ha creato problemi alla circolazione, grazie anche al tempestivo intervento delle squadre di 'Autostrade' che hanno irrorato il fondo stradale con liquido anticongelante, perchè l'altra notte per alcune ore la temperatura al valico era scesa a valori prossimi allo zero.

Da cosa dipende questa ondata di maltempo? Il servizio meteorologico regionale dell'Arpa aveva annunciato fin da giovedì un brusco cambiamento del tempo accompagnato da correnti di origine atlantica e aria fredda. Puntualmente il fronte perturbato ha scaricato sulla regione abbondanti precipitazioni, anche nevose, vento e un brusco abbassamento delle temperature.

Tuttavia già oggi la perturbazione, pur spostandosi verso sud, ci lascerà una giornata con cielo coperto e ancora qualche residua precipitazione, ma le temperature saliranno di qualche grado con le massime che si attesteranno tra gli 11 e i 15 gradi. Domani, invece, farà capolino il sole, ma il cielo sarà ancora irregolarmente nuvoloso e i venti da nord-est faranno nuovamente abbassare le temperature.

E i corsi d'acqua? Hanno tenuto, se si esclude qualche caso come il Panaro, il Samoggia, il Lavino, il Secchia e il Dolo (questo nel Modenese) che nella notte tra venerdì e sabato avevano superato il livello di guardia, rientrando successivamente negli argini quando la precipitazione ha perso d'intensità.

Anche alcuni corsi d'acqua nel Parmense e nel Reggiano si sono ingrossati, ma la situazione è sotto controllo. Situazione sostanzialmente identica anche in Romagna, dove la pioggia è stata molto intensa per tutta la notte di venerdì fino alla mattina di ieri. Alcuni canali di bonifica sono tracimati, ma senza provocare particolari problemi.

Il Po, sorvegliato speciale sia nei periodi di magre record (come nella scorsa estate), sia durante le forti precipitazioni, non desta nessun allarme. Secondo la Protezione civile regionale il Grande fiume ha una portata che varia dai 600 metri cubi al secondo a Piacenza, ai 650 metri cubi a Boretto (nel reggiano) fino ad un massimo di 900-1.000 metri cubi al secondo a Pontelagoscuro, dove il Po si innalza per il contributo degli affluenti appenninici.

Nel tardo pomeriggio la Protezione civile e i tecnici di Bacino del Reno hanno informato le autorità che per le 22 era attesa un'ondata di piena del fiume alla chiusa di Casalecchio, con una portata di 800-850 metri cubi al secondo, ma senza rischi di fuoriuscita dagli argini, se non in alcune zone golenali.