Dopo la neve torna l’emergenza frane / Notizia

Giovedì 26 febbraio 2015 - Gazzetta di Modena

Il maltempo porta da un'emergenza all'altra in montagna. Dalla crisi elettrica di inizio febbraio si è passati ora a un'allarme frane all'ennesima potenza. Le ultime precipitazioni infatti hanno portato una quantità modica di centimetri (da 15 a 20 in media), ma di neve pesante e mista ad acqua che, unita alle piogge che l'hanno preceduta e seguita, ha mosso il terreno dappertutto creando in poche ore situazioni davvero critiche.

A Prignano il sindaco Valter Canali ha vissuto martedì una vera notte da incubo: «Emergenze e segnalazioni da ogni parte – sottolinea - una cosa impressionante». Sicuramente una delle più eclatanti è quella che si è creata sulla provinciale Valrossenna in prossimità della frazione di Morano, direzione Gombola. Qui proprio dietro una curva, ha ceduto la fiancata della montagna sotto all'abitazione di Anna Giberti: il terreno è venuto giù come una colata di lava, sradicando due alberi e facendone finire uno in piedi in mezzo alla carreggiata della provinciale, tanto che sono dovuti intervenire d'urgenza alle 5 i vigili del fuoco. «Ieri mi ero accorta che il terreno aveva fatto delle crepe – rimarca – e avevo segnalato la situazione a Comune, Provincia e Consorzio di Bonifica. Temevo succedesse qualcosa e per questo avevo messo un grosso telo di plastica nel tentativo di tener ferma la terra. Ho controllato alla finestra prima di andare a dormire e sembrava tutto fermo. Poi stamattina mi alzo e vedo che non ci sono più due alberi in cortile: ecco è successo, mi sono detta». La voragine è arrivata a pochi centimetri dal forno esterno, e il timore è che possa avanzare verso la casa: «Abito qui da 32 anni e una cosa così non era mai successa. Spero che ora facciano qualcosa, perché non possiamo vivere nella paura».

A Morano è stata chiusa in centro anche la stradina che porta alla chiesa, ed è stato attivato il Coc (con mobilitazione di tecnici comunali, Protezione civile, alpini e volontari della sicurezza) per monitorare l'evoluzione delle crisi anche in via Vezzano tra Pigneto e Montebaranzone, via Prato Vignale e via Bagno a Saltino. Situazione critica anche a Palagano: «Gli operai sono stati fuori tutta la notte per vedere cosa succedeva – spiega il sindaco Fabio Braglia – perché la situazione peggiora di ora in ora. Temiamo soprattutto per la frana a monte di Susano, in località Ca' d'Andrea, e per quella sulla strada che conduce a Boccassuolo, in prossimità di Raggiola: se viene giù sul ponte, la frazione resta isolata». Timori anche a Riolunato, per la crisi che si è aperta in via Pezzuole: «Abbiamo chiuso l'arteria ai mezzi pesanti e fatto una prima messa in sicurezza per mantenere il contatto con la borgata, ma abbiamo bisogno della Regione e del genio civile per risolvere la situazione», precisa il sindaco Daniela Contri. Fortunatamente le previsioni danno tempo in miglioramento, ma restano impresse le fotografie di un territorio tornato ad essere così preda del dissesto in pochi attimi.