Task force in Sicilia / Notizia

Venerdì 29 agosto 2008 - Gazzetta di Modena

MODENA (27 ago 2008) - Tornano in settimana i volontari della protezione civile della provincia modenese impegnati in Sicilia dall’inizio dell’estate. I volontari fanno parte della squadra di supporto che la regione Emilia Romagna offre alla Sicilia da ormai un anno, nel periodo estivo, in base ad accordi siglati tra le rispettive Agenzie regionali della protezione civile e il Dipartimento nazionale. Sei turni da 18 persone ciascuno che dal 28 giugno si son alternati nel campo base di Sant’Agata Militello, in provincia di Messina.

CALANO GLI INCENDI BOSCHIVI

A quota 54 gli interventi dei pompieri e della forestale

Rispetto al 2007 cala il numero degli incendi. Anche la provincia di Modena segue il trand regionale che vede una diminuizione degli incendi e delle superfici coinvolte. L’assessore provinciale all’Ambiente, Caldana: «E’ un bilancio positivo. Dal prossimo anno aumenteremo il numero dei volontari e i mezzi». Intanto però la Regione proroga fino al 14 settembre lo stato di pericolosità.  «Raccomandiamo la massima cautela - afferma l’assessore provinciale all’Ambiente, Alberto Caldana - perché permangono le condizioni di rischio. Il termine è stato prorogato fino al 14 settembre». Il bilancio provvisorio di questa estate è comunque positivo. Dalle informazioni fornite dalla protezione civile della Provincia e dalla Sala operativa unificata regionale, si sono registrati finora circa 54 interventi rispetto agli 88 dello scorso anno. Incendi che hanno interessato per lo più sterpaglie o abbruciamenti di legna o materiale di sottobosco di cui si è perso il controllo da parte dei cittadini.  Durante l’estate sono stati 12 gli interventi fatti nella settimana dal 14 al 20 luglio e 12 quelli fatti dall’11 al 17 agosto. Proprio il 12 agosto a Ciano di Zocca si è verificato uno degli incendi più significativi del periodo estivo che ha bruciato circa 12 ettari di terreno. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il corpo forestale e i volontari, oltre che di un mezzo aereo.  «Quest’anno abbiamo potenziato il servizio con circa 200 volontari impegnati nelle operazioni anti incendi boschivi» spiega Caldana. «I volontari della protezione civile - è ancora l’assessore a parlare - sono stati impegnati anche nelle sagre che facevano uso di materiali pirotecnico. La loro richiesta è stata alta. Il prossimo anno ne aumenteremo il numero e i mezzi a loro disposizione».  Proprio i volontari sono la novità di questo anno. Dislocati in sette punti di avvistamento fissi ad alta quota. Dal monte Calvanella per la zona di Sestola e Fanano, a monte Cantiere a Lama Mocogno. Dal Sasso della Croce a Guiglia a monte Nuda a Pievepelago. E poi sul monte Ravaglia a Serramazzoni, sulla Torre di Gaiato a Pavullo e il monte Pizzicano a Serramazzoni. «Gli interventi effettuati ai quali hanno partecipato le squadre dei volontari sono stati 15» spiega Walter Sacchetto, fino a pochi giorni fa presidente della Consulta provinciale del volontariato per la protezione civile. Consulta che collabora insieme al Corpo forestale, ai vigili del fuoco e le guardie ecologiche volontarie nell’opera di prevenzione della Provincia.  «In questi interventi - prosegue Sacchetto - sono uscite sempre due squadre composte da quattro volontari ciascuna. Persone abilitate allo spegnimento degli incendi che hanno sostenuto visite mediche specifiche e seguito corsi di formazione».  I circa 200 volontari hanno utilizzato sette fuoristrada attrezzati con moduli antincendio e due pulmini come punti di appoggio per effettuare i cambi squadra.  «Il lavoro di avvistamento - conclude Caldana - è stato positivo. La collaborazione tra tutti è stata fondamentale».