Pubbliche assistenze modenesi: un 'esercito' di volontari / Notizia

Giovedì 30 ottobre 2008 - Bologna 2000

MODENA (30 ott. 2008) - Quattromila volontari che operano quotidianamente nei servizi di trasporto di malati, anziani e disabili; settemila soci contribuenti che sostengono economicamente, attraverso le quote sociali, le 31 associazioni attive sul territorio; 70 ragazzi e ragazze in servizio civile volontario; una dotazione di 217 automezzi attrezzati.

Sono i numeri che fotografano l’attività delle associazioni modenesi di Pubblica Assistenza aderenti all’Anpas, quelle cioè che si occupano di trasporto socio-sanitario in convenzione con gli enti locali e con le aziende sanitarie. «Una realtà importante, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche per la qualità del servizio erogato– spiega il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini – Sono un elemento fondamentale a supporto delle istituzioni pubbliche nel fornire servizi alle persone in difficoltà. Sappiamo bene che queste associazioni operano in un quadro sempre più complesso, a fronte di una domanda di servizi in continua crescita, costi che aumentano e risorse finanziarie da parte del servizio sanitario che tendono a ridursi. Per questa ragione – aggiunge Sabattini – abbiamo avviato con loro un confronto che consenta di analizzare i problemi, per fornire al mondo del volontariato un quadro di certezze».

Delle 31 associazioni che svolgono sul territorio provinciale servizi di trasporto socio-sanitario, 16 operano nell’area montana, 7 nell’area centrale e 8 nell’area nord. Dodici associazioni si avvalgono di dipendenti e collaboratori, che sono complessivamente 37 di cui 22 a tempo pieno e 15 part-time e sono impiegati in particolare in funzioni amministrative, organizzative e di coordinamento. «Come si evince da questi numeri, il servizio è retto soprattutto dal lavoro di migliaia di volontari, il cui lavoro non sempre ha il riconoscimento dovuto – osserva l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Maurizio Guaitoli – e proprio per questo merita la massima attenzione da parte delle istituzioni pubbliche».

Nell’illustrare i dati relativi all’attività delle associazioni Franco Boldini e Enrico Scannavini, del Coordinamento provinciale delle Pubbliche assistenze, sottolineano che «le associazioni di Pubblica Assistenza sono nate con lo scopo di dare risposte a bisogni delle proprie comunità, alle quali sono rivolte la maggior parte delle risposte, e dalle comunità e dai cittadini ricevono l’indispensabile sostegno e disponibilità di tempo e di risorse, comunque non sufficiente a garantire l’aumento dei bisogni. Le pubbliche assistenze modenesi ricoprono quindi quel ruolo proprio delle associazioni di volontariato di rappresentare questi bisogni alle istituzioni e, attraverso il confronto e il dialogo, cercare le soluzioni che possano rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'eguaglianza dei cittadini. Le risorse derivanti dalle attività – concludono - vengono reinvestite sul territorio provinciale in dotazioni sanitarie e attraverso l’attivazione di servizi innovativi ed in risposta alle nuove esigenze del territorio».

Grande importanza, infine, riveste l’attività di formazione che dal 2000, in seguito a una convenzione tra l’Azienda Usl e le Pubbliche Assistenze, è coordinata da un’apposita segreteria provinciale per la formazione che promuove i corsi per abilitare i volontari a svolgere servizio di emergenza-urgenza sulle ambulanze. «La collaborazione costante tra Pubbliche Assistenze, aziende sanitarie, Modena Soccorso e segreteria provinciale per la formazione – spiega Federico Gubertini del Coordinamento provinciale – hanno consentito alle associazioni di raggiungere livelli formativi molto importanti e omogenei che assicurano ai cittadini delle nostre comunità interventi sempre più qualificati». Ogni anno attraverso 6 sessioni di corsi su tutto il territorio provinciale vengono formati oltre 400 volontari.

217 automezzi per svolgere i servizi

Delle 31 associazioni di Pubblica assistenza che si occupano di trasporto socio-sanitario, 9 operano nel distretto sanitario di Pavullo, 5 in quello di Sassuolo e altrettante a Vignola, due a Modena, 6 a Mirandola, una a Castelfranco e 3 nel distretto di Carpi.

Nell’area sud del territorio provinciale sono presenti nell’Alta Val Dolo, a Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo, Polinago, Riolunato, Rocca Malatina, Serramazzoni, Sestola e Vignola. Nell’area centrale sono attive a Castelfranco, Castelnuovo, Fiorano, Formigine, Maranello, Modena e Soliera, mentre nell’area nord le associazioni sono presenti a Bastiglia, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia, Mirandola, San Felice e San Prospero.

Complessivamente possono contare su un parco di 217 automezzi attrezzati per svolgere i servizi composto da 90 ambulanze, 55 pulmini, 55 autovetture e altri 17 automezzi di diverso tipo, utilizzati per i servizi di Protezione civile e altro. Buona parte di questi mezzi sono stati acquistati con le risorse derivanti dall’attività dei volontari e contributi di fondazioni bancarie, aziende e privati.

160 mila trasporti l'anno

Ogni anno le associazioni di Pubblica Assistenza svolgono circa 160 mila servizi di trasporto socio-sanitario. Nell’anno 2007 la stragrande maggioranza – oltre 113 mila, pari al 71 per cento del totale – ha interessato la zona centrale della provincia; poco meno di 28 mila servizi hanno riguardato invece l’area sud (18 per cento) e 18 mila quella nord (11 per cento).

Le emergenze-urgenze, con 18.956 trasporti effettuati, hanno costituito poco più dell’11 per cento del totale. Oltre 34 mila le prestazioni erogate per il trasporto dializzati, 31.862 per persone che dovevano effettuare visite o terapie, 11.171 i trasporti inter-ospedalieri. Per quanto riguarda i disabili, l’attività delle associazioni ha riguardato 3.533 servizi di trasporto scolastico, 14.219 ai centri di socializzazione, 16.304 per attività lavorative. Completa il quadro dei servizi erogati nell’anno 2007 il trasporto degli anziani (7.751, pari al 4,86 per cento del totale), la consegna di farmaci (233), sangue (3.651) e pasti (1.048), la presenza a manifestazioni sportive (1.856) e altre attività.

Circa il 90 per cento delle associazioni ha una convenzione con il Comune in cui risiede e che contribuisce alla copertura parziale dei costi sostenuti. Le convenzioni riguardano prevalentemente il trasporto degli anziani (87,5 per cento), dei disabili (83 per cento) e dei dializzati (58 per cento).

Le Pubbliche Assistenze aderiscono inoltre alla convenzione provinciale con le aziende sanitarie (Ausl e Azienda Policlinico): tale convenzione riguarda le attività di emergenza-urgenza territoriali, ma anche i servizi inter-ospedalieri, i dializzati e il trasporto del sangue.