Fiumi e canali a rischio, i vertici politici fanno il punto con Aipo / Notizia

Mercoledì 14 ottobre 2015 - ModenaToday

Oltre un centinaio di interventi eseguiti a partire dallo scorso anno su argini e alveo di fiumi e canali del territorio modenese, per una spesa complessiva di oltre 25 milioni di euro. Sono solo alcuni dei numeri emersi nel corso dell'incontro che si è svolto mercoledì 14 ottobre a Modena sull'applicazione della direttiva comunitaria per la gestione del rischio alluvione, al quale hanno partecipato Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo, i rappresentanti dell'Autorità di bacino del Po, Aipo, Servizio tecnico di bacino, dell'Agenzia regionale di protezione civile e della Protezione civile provinciale. 

Sugli interventi effettuati, Muzzarelli ha ribadito la necessità di «accelerare con le opere in corso di progettazione soprattutto quelle relative al potenziamento delle casse di espansione di Secchia e Panaro e sui rialzi arginali attesi da tempo. Ora le risorse ci sono, serve quindi un salto di qualità. Siamo in una condizione irripetibile per mettere in sicurezza il complesso nodo idraulico modenese».  

Su questo tema Ivano Galvani, responsabile per l'area emiliana dell'Aipo, ha ribadito che sono stati eseguiti praticamente tutti gli interventi di ripristino degli argini per frane e cedimenti; eseguita anche la pulizia della vegetazione in alveo e lo sfalcio degli argini stessi in diversi tratti, «mentre è tuttora in corso la definizione dei progetti strutturali sulle casse di espansione di Secchia e Panaro e sui rialzi arginali, particolarmente complessi, i cui lavori partiranno il prossimo anno. Intanto abbiamo avviato il primo stralcio dei lavori per la realizzazione delle casse di espansione del Naviglio».

Durante gli interventi sono stati illustrati anche i lavori, quasi tutti terminati, del Servizio tecnico di bacino della Regione sul reticolo idrografico minore (oltre quattro milioni spesi), mentre Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile provinciale modenese ha sottolineato il lavoro di coordinamento degli interventi sugli argini da parte della Provincia attraverso un apposito staff  tecnico. 

CASSE D'ESPANSIONE - Nel frattempo sono iniziati i lavori della cassa di espansione del Naviglio ai prati di S.Clemente per la messa in sicurezza della città di Modena; saranno realizzati in due stralci, di cui il primo per un investimento di un milione e 450 mila euro, mentre il secondo stralcio, con un costo di due milioni è in corso di progettazione da parte di Aipo. Il primo stralcio dei lavori prevede in particolare l’adeguamento, mediante ringrosso e rialzo, degli argini sinistro (esterno) del cavo Argine e dell’argine destro (esterno) del cavo Minutara, per garantire una maggiore sicurezza in casi di piene che determinano l'allagamento delle aree comprese tra i due affluenti di Naviglio nei comuni di Modena, Bastiglia e Bomporto.

TANE E PUNTI CRITICI - Coordinato dalla Protezione civile della Provincia di Modena, il monitoraggio  delle tane degli animali sugli argini dei corsi d'acqua modenesi, partito nell'estate del 2014 e concluso, in questa prima fase, nei giorni scorsi, ha consentito di scoprire e chiudere oltre 600 tane di animali (nutrie, volpi, istrici e tassi) e individuare altri 300 puntali situazioni di rischio tra fessurazioni, legname in alveo e piccoli cedimenti che sono stati puntualmente segnalati e risolti dagli enti competenti. L'intervento ha riguardato tutti i comuni lungo Secchia e Panaro, per complessivi 243 chilometri di argine, e diversi canali. Il monitoraggio, reso possibile dall'attività straordinaria di sfalcio eseguita a partire dal 2014, ha consentito anche la pulizia di oltre 50 chilometri di argini del reticolo minore.

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Mercoledì 14 ottobre 2015 ore 09:00 (Sala Pucci - Largo Pucci 40 - Modena)