Protezione civile, 4600 servizi per far funzionare la macchina / Notizia

Mercoledì 11 agosto 2021 - Gazzetta di Modena

Dal montaggio delle tensostrutture al supporto nei centri vaccinali. Sono state tante le attività svolte in questi 4 mesi dai volontari della Protezione civile di Modena nei 7 distretti sanitari, coinvolgendo 32 associazioni, per un totale di 4618 servizi in 115 giornate. A fare un bilancio di questi primi 4 mesi di attività è la Consulta provinciale di Modena, che ricorda che «oltre a svolgere le altre attività di supporto logistico, come il montaggio e smontaggio di tensostrutture, che li ha visti impegnati già da oltre un anno, dal 9 aprile 2021 i volontari della provincia di Modena, coordinati dalla Consulta provinciale, hanno supportato le attività dei centri vaccinali della provincia insieme ai volontari delle associazioni già operative in ambito sanitario». «Si è trattato della prima emergenza così lunga e diffusa sul tutto territorio provinciale che ci siamo trovati ad affrontare- dichiara il presidente Roberto Ferrari - e il fattore organizzativo è stato davvero cruciale: abbiamo individuato 14 coordinatori detti “Goe” (gestori operativi dell’emergenza), due per ognuno dei 7 distretti, che hanno coordinato le attività per tutto il periodo organizzando i turni dei volontari in base alle richieste ricevute di volta in volta dai centri vaccinali, 7 giorni su 7 e spesso fino a tarda sera».

«Sono stati quattro mesi di intenso lavoro - aggiunge Marcello Tavoni, gestire ioeratuvo dell’emergenza del punto vaccinale di Modena - soprattutto nella fase iniziale, nel cercare di rendere il servizio fluido ed efficiente, ma la collaborazione, la disponibilità e l’impegno dei tanti volontari, che ringraziamo, ci ha permesso di affrontare anche questa per noi insolita emergenza senza troppe difficoltà». Quella della collaborazione tra tante associazioni diverse (gruppi comunali di protezione civile, ma anche alpini, radioamatori, sommozzatori e scout) è stata una delle chiavi di successo ribadita anche dal Goe del distretto di Mirandola, Filippo Pecorari: «Anche tra i gruppi dell’Area nord si è creata una grande sinergia - spiega - che ha dimostrato quanto il sistema di protezione civile riesca ad offrire alla popolazione un servizio efficiente nonostante le diversità e le peculiarità che contraddistinguono i singoli gruppi».

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