Katrina: Bertolaso, andiamo negli USA con umiltà / Notizia

Lunedì 5 settembre 2005 - Ansa

PAVIA (5 set. 2005) - "Andiamo negli Stati Uniti con la solita umiltà e la disponibilità a dare una mano, sapendo bene che non sarà grazie all'Italia che i problemi che si sono verificati nella Louisiana saranno risolti". Lo ha detto il responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, rispondendo alle domande dei giornalisti a Pavia, in occasione dell'inaugurazione del Centro Europeo di Formazione e Ricerca in Ingegneria Sismica. "Daremo - ha continuato Bertolaso - il nostro contributo; e se vi saranno altre esigenze, altre richieste di aiuto, credo che l'Italia non si tirerà indietro, come del resto tutta l'Europa". Bertolaso ha ricordato che già ieri sera è partito un C130 dell'aeronautica militare con a bordo tutto il materiale richiesto dagli americani. "Voglio ricordarlo - ha precisato il responsabile della Protezione Civile - noi eravamo pronti già a poche ore dopo la tragedia, ma ovviamente abbiamo aspettato che gli americani ci indicassero i materiali e le attrezzature di cui avevano bisogno. Quindi, dopo che lo hanno fatto, ieri mattina all'alba, abbiamo organizzato tutto: l'aereo ora è in volo, sta andando verso gli Usa insieme a un nostro team di esperti, della Protezione Civile e della Croce Rossa". Il gruppo italiano oltre a utilizzare il materiale che verrà consegnato agli americani sarà a disposizione degli esperti Usa per dare consigli e accogliere eventuali nuove richieste. "Stiamo mandando alimenti - ha aggiunto Bertolaso -, farmaci, brandine, coperte, tende, gommoni, potabilizzatori e idrovore. Ma, ripeto, - ha proseguito - se noi avremo qualche altra idea sulla base delle nostre esperienze, da formulare agli americani, senz'altro il nostro team sarà in grado di metterle in atto". Come mai un paese così grande e potente come gli Stati Uniti ha avuto questi ritardi? "La spiegazione - ha detto Bertolaso - é complessa: innanzitutto, facendo io protezione civile, posso capire i colleghi americani e solidarizzo con loro. Le critiche inevitabilmente pioveranno loro addosso. Ma criticare è facile, agire è un po' più complesso". Per Bertolaso il problema "riguarda il sistema di protezione civile degli Stati Uniti, che è basato su un federalismo spinto e su un'agenzia che a livello centrale dovrebbe coordinare gli interventi. E' un po' - ha spiegato il responsabile della Protezione Civile - il modello che si voleva realizzare anche in Italia. Fortunatamente in Italia abbiamo cambiato strada per tempo e i risultati ci sono perché solo una struttura forte, politicamente ben coperta e con dei tecnici esperti è in grado di dare ordini in situazioni di emergenza. Come ho già detto in altre occasioni, in situazioni di emergenza non ci può essere democrazia: ci vuole uno che comanda, che decide, che si assume delle responsabilità e che poi, se sbaglia, paga. Vediamo ancora oggi, invece, che negli Usa non si riesce a identificare il vero responsabile di questa vicenda perché c'é un sistema che ha deresponsabilizzato un po' le competenze". C'é poi un altro motivo al problema che si è verificato negli Stati Uniti: "C'é stato sicuramente - ha detto Bertolaso - uno scollamento fra il momento scientifico e il momento operativo. Mentre si sapeva con esattezza che cosa avrebbe fatto l'uragano, la macchina organizzativa non ha reagito. Probabilmente ha sottovalutato l'importanza del fenomeno che stava colpendo New Orleans".