Protezione Civile Emilia Romagna, allertati i comuni della costa / Notizia

Giovedì 25 febbraio 2010 - Adnkronos

Bologna (25 feb 2010) - "Abbiamo trasmesso l'allerta anche a tutti i Comuni della costa preavvisando che nei prossimi 5 o 6 giorni si puo' prevedere in quelle zone l'arrivo di parte degli idrocarburi che ora sono nel Po". A spiegarlo all'ADNKRONOS, e' il capo della Protezione Civile dell'Emilia Romagna Demetrio Egidi che sta seguendo da ieri il distrastro ambientale dovuto allo sversamento di olio nel Lambro, ormai giunto anche nel tratto piacentino del Po.

Al momento, continua Egidi, "stiamo cercando di intercettare parte di questa massa oleosa che e' in zona Isola Serafini e a Roncarolo e abbiamo gia' posizionato le prime bobine" per cercare di ridurre il piu' possibile l'inquinamento delle acque del Po. Egidi ammette che la situazione e' "molto grave, paragonabile solo al disastro che si verifico' 25 anni fa proprio nel piacentino" dove da un oleodotto si sversano centinaia di tonnellate di olio.

Una patina di oleosa maleodorante ha ricoperto, dal tardo pomeriggio di ieri, un tratto di circa un chilometro del Cavo Minutara nella zona industriale ai Torrazzi a Modena. L'inquinamento e' stato scoperto dai volontari del vicino Centro fauna selvatica 'Il Pettirosso' che hanno avvertito i tecnici dell'Arpa arrivati sul posto insieme ai tecnici di Hera che hanno posato immediatamente lungo il corso d'acqua materiale oleoassorbente, allo scopo di contenere la sostanza inquinante, rallentandone la corsa verso il canale Fossa Monda.

I tecnici, inoltre, hanno raccolto alcuni campioni per stabilire il tipo di sostanza: le analisi sono tuttora in corso ma sembra si tratti di un olio emulsionante probabilmente di origine industriale. Questa mattina sono scattate ulteriori indagini dell'Arpa con la collaborazione dei tecnici Hera per risalire, attraverso rilievi nel sistema fognario, ai responsabili del grave inquinamento. I volontari del Centro fauna hanno soccorso decine di uccelli imbrattati soprattutto germani reali (due esemplari sono morti intossicati) e aironi attualmente in cura nella sede del Centro; diversi i pesci morti.

Il Cavo Minutara scorre in tubatura all'interno della zona industriale per poi uscire allo scoperto nei pressi della via Nonantolana proseguendo fino al canale Fossa Monda. E proprio questo tratto allo scoperto, lungo circa un chilometro, risulta tutt'ora completamente ricoperto dalla patina oleosa.

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