Anziano scomparso a Palagano, trovata la sua auto / Notizia

Mercoledì 1 giugno 2016 - Gazzetta di Modena

È stata trovata la macchina di Adriano Govoni, il 78enne diMontemolino avvistato l'ultima volta a Palagano nel mezzogiorno di venerdì 13 maggio. Poi più nulla. La sua Panda nera, segnalata a livello nazionale, è stata rinvenuta dai carabinieri a Fivizzano, paese di 8mila abitanti in provincia di Massa Carrara ma ancora nella parte montuosa. Siamo a quasi 100 chilometri da casa sua, nel primo centro che si incontra dopo aver valicato il confine con la Toscana sul fronte reggiano, attraversando il passo del Cerreto.

L'AUTO RITROVATA Il ritrovamento è avvenuto in aperta campagna, in prossimità di una zona boscosa: per tutta la giornata l'uomo è stato cercato da carabinieri, protezione civile e volontari del posto. Stamattina all'alba le operazioni sono riprese con ancora più mezzi, secondo le disposizioni della Prefettura di Massa. Il ritrovamento dovrebbe essere questione di ore, ma l'interrogativo è come. Al momento non si esclude nessuno scenario, quel che è certo è che l'uomo si è allontanato con l'intento di stare fuori in un posto isolato: nella sua macchina sono stati trovati resti di viveri e una coperta. Ha dunque dormito nella Panda, per quanti giorni e perché non si sa. E non si può dire neppure che sia arrivato lì per andare a trovare amici o parenti: non risulta che abbia conoscenze lì. Nei primi giorni di ricerche attorno a Palagano, quando era stata segnalata una Panda fuori strada in Garfagnana (poi risultata non la sua) gli stessi figli avevano ritenuto improbabile il suo arrivo in quella zona, tanto che non si era insistito particolarmente sul fronte toscano.

NUOVE RICERCHE E invece è arrivato qui, cosa che stupisce anche alla luce delle sue non ottime condizioni di salute. Verrà trovato vivo o morto? Il ritrovamento di una macchina abbandonata e aperta dopo 18 giorni, di base non fa essere troppo ottimisti. Sono quasi tre settimane, non certo semplici da trascorrere dormendo in una Panda o in qualche riparo di fortuna, anche di primavera. E poi perché? Se era alla ricerca di un po' di isolamento in mezzo ai boschi, lo poteva trovare tranquillamente a pochi metri da casa. Qualcuno gli ha fatto del male? Ha avuto un malore? Ha cercato di togliersi la vita? Tutte domande aperte, per adesso. L'unica certezza è che le ricerche condotte a Palagano con un dispiegamento di forze eccezionale (fino a 15 squadre per otto giorni a perlustrare ogni anfratto, con l'ausilio anche di elicotteri, droni, quad e Soccorso alpino) sono state fatte bene. È un sollievo, per quanto lieve, perché non c'è da rimproverarsi nulla. «Vanno ancora ringraziati i carabinieri e tutti quanti sono stati coinvolti nelle operazioni di ricerca – sottolinea il sindaco Fabio Braglia – da parte mia, voglio essere ottimista e sperare che la macchina porti presto a ritrovarlo vivo e riportarlo a Palagano, dove aspettiamo solo di riabbracciarlo. E incrociamo le dita».

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