Brucia il bosco di Trentino: cinquanta case evacuate / Notizia

Giovedì 10 agosto 2017 - Gazzetta di Modena

Altro inferno di fuoco in Appennino. A una settimana da quello di Valdalbero (Lama Mocogno), ieri è toccato a Trentino, dove un incendio partito verso le 13.45 nella zona di Casa Zorra-Rovina, vicino Lotta, è progressivamente salito lungo il versante verso Muriana colpendo duramente la parte alta del paese: in fumo 20 ettari, di cui 8 di bosco e il resto di campo, tra coltivato e non. 

Il dispiegamento di forze è stato ingente: mobilitate sei squadre dei vigili del fuoco, a partire dai volontari di Fanano (che sono stati fondamentali con la loro rapidità d’intervento nelle fasi iniziali), poi quelli di Pieve e le squadre di Pavullo, Vignola, Gaggio Montano e la boschiva di Modena. Intervenute anche tre pattuglie di carabinieri, coordinate dal maresciallo di Fanano, e una di forestali (da Sestola e Pieve), cinque pattuglie della polizia municipale, tre squadre di volontari di Protezione civile dotati di strumentazione Aib (antincendio boschiva), coordinate dalla dirigente regionale Rita Nicolini e il 118 (che ha soccorso anche un pompiere di Pavullo infortunatosi). E poi come a Valdalbero, anche qui mobilitazione spontanea di volontari e agricoltori (una decina) che hanno messo a disposizione trattori e botti con cui hanno arginato le fiamme evitando il peggio. 

Con il fuoco a pochi metri dalle case, il sindaco Stefano Muzzarelli ha subito fatto evacuare una cinquantina di abitazioni a rischio, coordinando sul posto (con i tecnici comunali) le operazioni del Coc. Non ci sono stati feriti, solo il danno ambientale (che sarà poi tutto da quantificare) e quello alle cose. 

Reno Pollacci ha visto andare semidistrutto lo stallino del suocero, ma il ricovero attrezzi di fronte è stato salvato dai pompieri. La Casa Vacanze “Il Sentiero”, si è trovata davanti a fiamme che salivano sempre di più dalla gola, arrivando a distruggere la piscina: «Ma dobbiamo ritenerci fortunati - sottolineano i gestori - perché ci potevamo trovare il fuoco in casa. La mobilitazione di pompieri e volontari è stata fin commovente e ci possiamo dire miracolati. Forse metteremo una maestà per ricordare l’episodio». 

E ci tengono a ringraziare anche Anna e Livia Guidarini: «Abbiamo avuto il fuoco a 20 metri - ricordano - ma siamo state subito soccorse da tante persone con trattori, pale, secchi. Persone che magari non conosciamo neanche, ma a cui vogliamo fare arrivare il nostro grazie, semplice ma sentito più che mai». 

«Per fortuna che i soccorsi sono stati tempestivi - ribadisce Claudio Altariva - altrimenti qui bruciava tutto: sono stati veramente momenti di panico». Insomma, lo sforzo collettivo è riuscito ancora una volta ad avere la meglio di una situazione insidiosa, con fuoco alimentato dal vento caldo. Verso le 19 l’incendio poteva considerarsi domato, grazie anche a una ventinadi lanci dall’elicottero, e le persone sono state fatte rientrare nelle case. Anche se ovviamente è rimasto il presidio notturno. 

«Un ringraziamento sentito a tutte le persone che si sono spese senza riserve - dice il sindaco Muzzarelli - salvandoci da un grande pericolo». 

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