I volontari modenesi a Roma per il funerale del Papa / Notizia

MODENA (8 apr. 2005) - Hanno distribuito bevande, fornito informazioni e assistenza ai pellegrini, montato centinaia di tende nella zona di Tor Vergata, distribuito pasti ai quasi 3500 volontari della Protezioni civile impegnati a Roma in questi giorni in occasione delle esequie di Giovanni Paolo II. Sono quasi 100 i volontari modenesi coinvolti in questi giorni nelle operazioni di accoglienza dei fedeli a Roma.

Dopo aver lavorato tutta la notte tra giovedì 7 e venerdì 8 aprile nella zona della Basilica di S.Pietro per assistere i fedeli in fila per rendere omaggio alla salma del Pontefice, dalle prime luci dell’alba di oggi, in occasione dei funerali, una parte dei volontari di Modena ha presidiato per tutto il giorno le stazioni metro dell’Eur e nella zona di S.Giovanni Laterano, altri hanno montato oltre 600 tende nell’area di Tor Vergata, altri ancora hanno lavorato alla cucina da campo dei volontari di Castelfranco Emilia allestita a Castelnuovo di Porto, sede del coordinamento del dipartimento nazionale della Protezione civile.

Tutto si è svolto regolarmente, senza particolari problemi. Dalle 17 di oggi si sta svolgendo un summit con i responsabili del dipartimento per fare il punto della situazione e su come gestire le operazioni di partenza dei fedeli che stanno per lasciare Roma.

I volontari modenesi, che non torneranno prima di domani, sono partiti per la capitale fin da domenica scorsa su richiesta del dipartimento nazionale di Protezione civile.

Con il coordinamento della Consulta provinciale dei volontari di protezione civile di Modena hanno lavorato a Roma gli addetti di varie associazioni modenesi, tra cui l’Agesci, l’Anc (l’associazione nazionale dei Carabinieri) di Sassuolo e l’Unuci (l’associazione degli ufficiali in congedo); altri appartengono ai gruppi comunali di protezione civile di Modena, Guiglia e Finale Emilia, poi ci sono gli operatori del gruppo cinofilo di Finale Emilia, l’Anpa di Castelfranco Emilia e le unità leggere di pronto intervento della Consulta stessa.

Sono stati impiegati anche diversi mezzi tra cui tre pulmini, un fuoristrada e un camion che è servito a trasportare a Roma la cucina da campo dei volontari di Parma.