Domande immigrati: via domani, Italia già in fila / Notizia

Lunedì 13 marzo 2006 - Ansa

ROMA (13 mar. 2006) - L'ora x scattera' domani, alle 14.30, ma gia' da oggi (e in qualche caso addirittura durante il week end), davanti agli uffici postali di tutta Italia, si sono formate code di immigrati in attesa di poter regolarizzare la propria posizione lavorativa.

Il ministero dell'Interno ha, infatti, stabilito che le domande per assumere lavoratori extracomunitari, in base alle 'quote' fissate (entreranno 170 mila immigrati tra stagionali, 50 mila, e non) possono essere presentate dal primo pomeriggio di domani agli sportelli di oltre 6.000 uffici postali abilitati.

All'ufficio centrale delle Poste di Torino alle 16 di oggi erano quasi un centinaio gli immigrati in fila e il numero cresce di ora in ora. Una ventina di loro ha trascorso la scorsa notte li' davanti, dormendo sui gradini o in auto, per conquistare i primi 'numeretti' che verranno distribuiti domattina, alle 8.30, all'apertura degli uffici. Quaranta persone hanno cominciato da stamani la lunga attesa davanti all'ufficio postale di corso Giulio Cesare a ridosso di Porta Palazzo, il quartiere multietnico di Torino, e file gia' numerose si registrano in tanti altri uffici postali. Per prevenire problemi di ordine pubblico la Questura ha predisposto servizi di controllo un po' ovunque, anche con la collaborazione di carabinieri e guardia di finanza.

A Milano fino a meta' pomeriggio non si sono registrate code davanti ai 73 uffici postali coinvolti, ma i funzionari sono convinti che con l'arrivo della sera comincera' l'afflusso degli stranieri. Bigliettini e appelli per mettersi in fila davanti ad alcuni uffici postali di Roma, come davanti all'ufficio postale in via Marmorata, nel quartiere Testaccio, dove la coda e' cominciata alle 12.

A Pordenone bivacco di cinesi dalla serata di venerdi' scorso: davanti ai due uffici postali gli immigrati hanno piazzato sedie e parcheggiato qualche automobile che li proteggera' dal freddo della notte.

Tra distribuzione di 'numeri' e registri casalinghi anche in Veneto si ci prepara a una lunga notte in coda. Situazione critica soprattutto a Vicenza dove alle 13 erano gia' una cinquantina gli immigrati, nella stragrande maggioranza dei casi donne dell'est europeo impiegate come badanti e baby sitter, in fila alle poste centrali della citta'. Nel padovano a rendere piu' pesante l'attesa ci si e' messo anche un brusco abbassamento della temperatura.

A Trento le persone si stanno organizzando con liste spontanee per accedere allo sportello per prime alle 14.30 di domani. E c'e' chi ha messo a punto uno schema di turni con i familiari per non perdere posizioni.

Nelle Marche le attese fuori dagli uffici postali sono cominciate da sabato e domenica. Volontari dei sindacati e dei patronati assistono gli immigrati, offrendo loro bevande e conforto, in gran parte dei comuni coinvolti in questa penosa corsa a ostacoli.

I lavoratori extracomunitari si sono mossi con largo anticipo anche in diverse citta' dell'Emilia Romagna. Nella provincia di Modena per far fronte ai problemi dovuti alle code agli uffici postali per la presentazione delle domande di regolarizzazione, saranno impiegati anche i volontari della Protezione civile.

Anche in alcune centri della Toscana gia' da oggi pomeriggio drappelli di extracomunitari si sono presentati davanti agli uffici postali. Con il calare del buio gruppetti di lavoratori stranieri si stanno radunando davanti a tutti gli uffici postali della penisola.

In Umbria i primi a mettersi in fila sono stati gia' ieri sera alcuni giovani del Bangladesh, seguiti da uomini e donne prevalentemente russi, filippini ed ucraini.

E mentre l'esponente della Margherita Pierluigi Castagnetti punta l'indice contro il Governo ''responsabile'' di questo ''spettacolo delle code diurne e notturne a dir poco penoso e inquietante'', l'Arci ha inviato un telegramma ai sindaci e ai dirigenti degli uffici postali delle maggiori citta' affinche' sia predisposta una adeguata assistenza ai migranti in coda. Le Acli, infine, hanno chiesto alla protezione civile di assistere durante le prossime ore, e in vista della notte, gli immigrati in fila.

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