Premiati i cani più coraggiosi d'Italia / Notizia

Sabato 13 maggio 2006 - Corpo Forestale dello Stato

I più coraggiosi "cani con le stellette" italiani, quelli più specializzati, con più fiuto e con l'occhio più attento, insieme ai loro inseparabili conduttori, sono stati premiati presso la Città dello Sport "La Ghirada" di Treviso, in occasione della “Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità”. Ecco tutte le motivazioni del premio consegnato a Daky (Corpo Forestale dello Stato), Ax (Carabinieri), Muttley e Jim (Polizia di Stato), Merlo (Guardia di Finanza), Arox (Polizia Penitenziaria), Monty

(Esercito), Dori (Vigili del Fuoco), Syria (Croce Rossa Italiana), i quattro zampe vincitori dell'edizione 2006.

CORPO FORESTALE DELLO STATO: IL LEMBO ROSSO DELLA SALVEZZA

Il giorno 19 Aprile 2006, alle ore 20.30, il conduttore cinofilo del Corpo Forestale dello Stato, Pierpaolo Cocodda, con Daki, esemplare di lupo italiano di 7 anni, è intervenuto nelle operazioni di ricerca di una giovane donna, dispersa mentre era intenta a raccogliere funghi, in località Tartogni, nel Comune di Montebruno.

Dopo essersi recato sul posto, dove erano giunti anche gli uomini della pattuglia del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Torriglia, in provincia di Genova, i Carabinieri e i Volontari del C.N.S.A.S., Pierpaolo Cocodda ha fatto velocemente il punto della situazione predisponendo come primo intervento, ovvero le ricerche nella gola rocciosa, lungo gli impluvi dell’area, spostandosi mano a mano verso valle e partendo proprio a ridosso del luogo dove, l’ultima volta, era stata avvistata la persona.

Una volta avviate le ricerche, ho fatto lavorare intensamente il cane perché le tracce erano molto inquinate. Infatti, il cane ha battuto più piste e, finalmente, dopo aver ritrovato il cestino utilizzato per raccogliere i funghi, Daki si è diretto senza sosta lungo una nuova pista.

Ha raggiunto una roccia e ha iniziato a segnalare con insistenza. Ci siamo avvicinati e abbiamo trovato un pezzo di stoffa di colore rosso, rimasto impigliato a un ceppo di ontano. Poco più in là, rannicchiata sul greto del fiume, il corpo della donna sembrava senza vita. Solo un piccolo gesto della mano, alla nostra vista, ci ha fatto capire che per la donna non tutte le speranze erano perse.

CARABINIERI: UN RITROVAMENTO INSPERATO

Un altro ritrovamento, ormai quasi insperato, ma perseguito in modo instancabile dall’Arma dei Carabinieri e dall’Unità Cinofila composta dal Brigadiere Elio Martorana e dal suo Pastore Tedesco Ax.

La scomparsa di una anziana signora del comune di Pantelleria mette in allarme l’intera comunità. Immediatamente vengono messe in azione le unità di ricerca del Nucleo dei Carabinieri di Palermo “Villagrazia”, insieme ad altre unità del Comando Territoriale.

Tutte le indicazioni, grazie al fine olfatto di Ax, portano nella direzione di una fossa alluvionale. Spostatisi sul luogo, le unità di ricerca, pur non potendo individuare visivamente la dispersa, decidono comunque di calarsi nella fossa per fugare definitivamente ogni dubbio. Lì, nascosta dal buio e dalle rocce impervie trovano l’anziana signora ormai priva di forze e visibilmente disidratata.

Dopo aver prestato i primi soccorsi, la donna viene estratta dalla fossa e ricoverata in ospedale per accertamenti. Uscita poco dopo, viene restituita al calore dell’affetto dei propri cari.

Un’altra operazione di ordinario coraggio che da sempre caratterizza il binomio inscindibile tra conduttore e cane. Una di tante, ma questa volta, insperata.

CROCE ROSSA ITALIANA: LA SPERANZA SFORTUNATAMENTE DISATTESA

Purtroppo, non tutte le operazioni di ricerca hanno esito positivo. In questi casi l’imperativo diventa ritrovare il corpo del malcapitato per restituirlo al dolore della famiglia. Questa storia, che ha per protagonista l’Unità Cinofila della Croce Rossa Italiana, formata dal Volontario del Soccorso, Andrea Alessio ed il suo Lupo Italiano di nome Syria, racconta della scomparsa di una anziana signora, da tempo sofferente di depressione per la perdita del marito, allontanatasi da casa senza nessun motivo.

Il primo avvistamento, avvenuto a 1.5 km da casa, lasciava ben sperare. Immediatamente si attivavano le ricerche sia dalla Croce Rossa Italiana che degli altri corpi di polizia e protezione civile. Dopo aver annusato un indumento dell’anziana signora Syria cominciava subito a dare le prime indicazioni circa la direzione da seguire per le ricerche.

La ricerca finiva poco dopo nelle vicinanze di un canale. Avvenuto il ritrovamento, venivano allertati i sommozzatori dei vigili del fuoco che null’altro potevano fare che trarre fuori dall’acqua il corpo, ormai esanime della malcapitatata.

VIGILI DEL FUOCO: L’INARRESTABILE PERSEVERANZA DI DORI

Il pomeriggio del 2 ottobre 2005, in località Frignano, in provincia di Modena, un uomo di 75 anni con seri problemi di salute, si allontanava dalla sua abitazione vicina alle zone boschive della regione.

Vista la prolungata assenza da casa dell’anziano signore, i famigliari denunciavano la scomparsa e subito partivano le prime ricerche. Le attività dei Vigili del fuoco venivano effettuate con le componenti di terra, l’ausilio dell’elicottero del Reparto di Volo di Bologna e le Unità Cinofile del Comando Regionale di Modena.

Dopo due giorni di ricerca, quando ormai l’angoscia dei famigliari si faceva sempre più pesante, l’inarrestabile perseveranza del Pastore Tedesco Dori e l’instancabile professionalità del suo Conduttore, il Vigile del Fuoco, Franco Gavioli, sfociavano nell’insperato ritrovamento del disperso, che giaceva ormai provato dalle ferite e dalla stanchezza, in fondo ad un dirupo.

Recuperato dai Vigili del Fuoco, grazie all’impiego di tecniche di soccorso Speleo Alpinistiche, il disperso veniva riconsegnato all’amore dei suoi famigliari, alla fine di una ricerca, condotta con passione e professionalità.

POLIZIA: BRACONIERI IN MANETTE

Spesso dove l’occhio non vede arriva l’olfatto del cane. Questa storia racconta proprio di come presunti sospetti possano essere definitivamente fugati dall’indispensabile intuito animale delle Unità Cinofile. Siamo in località Trasquera (VB), dove in collaborazione con la Squadra Mobile di Verbania del Corpo di Polizia Provinciale, il Personale di due Squadre Cinofile composte dall’Assistente Stefano Sartori con il suo cane Muttley e l’Assistente Sabina Comacchio con Jim, entrambi della Polizia di Stato, stanno procedendo alla perquisizione di una abitazione privata.

L’informativa giunta dalla locale Autorità Giudiziaria, segnala la suddetta abitazione come probabile base per operazioni illegali di bracconaggio.

La possibilità che all’interno della abitazione possano essere presenti, non solo i “ferri del mestiere”, ma anche armi, possibilmente non denunciate, rendono l’operazione ancor più delicata.

In seguito all’accurata perquisizione dell’appartamento e delle adiacenze, le Unità Cinofile rinvengono armi, munizioni ed una considerevole quantità di esplosivo a base gelatinosa.

Anche in ragione della vastità dell’area controllata e dalle caratteristiche del territorio costituito da ripidi crinali ed innumerevoli grotte, l’apporto delle Unità Cinofile è stato determinante per la buona riuscita dell’operazione. Grazie soprattutto a loro, è stato facile identificare precisamente i diversi nascondigli, tutti limitrofi all’abitazione, che dopo un’accurata ispezione hanno fatto rinvenire anche una considerevole quantità di carcasse animali, purtroppo tutte protette o in via di estinzione.

POLIZIA PENITENZIARIA: AROX, UNA LUNGA STORIA DI RITROVAMENTI

Istituito grazie al Decreto Ministeriale del 17/10/2002, il Servizio Cinofilo della Polizia Penitenziaria nasce dall’esigenza dell’Amministrazione di dotarsi di uno strumento efficace nella prevenzione all’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno delle carceri italiane.

Allo stato attuale, le Unità Cinofile Anti-Droga della Penitenziaria sono operative nelle regioni della Campania, della Sicilia, del Lazio, della Lombardia, del Piemonte e di tutto il Triveneto. A breve, tale servizio ricoprirà l’intero del territorio nazionale. Nel corso di questi anni, tra tutti i cani assegnati a questo servizio, si è distinto Arox, esemplare maschio di Pastore Tedesco, in servizio presso il Distaccamento Cinofili di Benevento.

Questo cane si è reso più volte protagonista di grossi ritrovamenti di sostanze stupefacenti di ogni tipo: hashish, marijuana, eroina, manifestando spiccate atitudini olfattive ed un notevole senso dell’equilibrio, sia nella ricerca sulle persone che su quelle domiciliari. Nell’anno 2005, il cane Arox è stato assegnato al Gruppo Cinoagonistico e di Rappresentanza della Polizia Penitenziaria dimostrando un’elevata attitudine al lavoro, grande determinazione, vigilanza priva interruzione e ottima tempra.

Le caratteristiche sopra riportate sottolineano come l’animale abbia più volte svolto egregiamente il suo lavoro, sia nell’ambito del servizio anti-droga che di rappresentanza, dimostrando una non comune polivalenza.

Il cane Arox, insieme al conduttore Gerardo Testa, Assistente di Polizia Penitenziaria e Istruttore Cinofilo della regione Campania, formano ormai da tempo una coppia fortemente affiatata.

GUARDIA DI FINANZA: L’OLFATTO STUPEFACENTE DI MERLO

Merlo, il cane antidroga della Guardia di Finanza, nasce il 2 luglio 2001 a Castiglione del Lago (PG), da URSUS ed EMA entrambi già in forze alle Fiamme Gialle. Viste le ottime potenzialità di questo bellissimo pastore tedesco maschio, Merlo è stato sottoposto a un severissimo addestramento per cani antidroga, presso il “Corso di addestramento Cani” di Intimiano – Capiamo (CO); contemporaneamente il Finanziere scelto, Marco Parisse, cominciava a frequentare il corso per l’ottenimento della specializzazione di “conduttore cinofilo anti-Droga”.

Classificatosi tra i primi del suo corso, MERLO nel giugno del 2003, dopo aver superato brillantemente le 3 prove pratiche d’esame (ricerca sui bagagli, sui mezzi e sulle persone), conseguiva la specializzazione di cane antidroga. Nell’agosto del 2003, l’unità cinofila composta dal binomio Parisse/Merlo, prendeva servizio presso la Compagnia di Tessera, nei pressi dell’area aeroportuale “Marco Polo”, dove i cani antidroga ed antiterrorismo svolgono la maggior parte dei loro servizi. Ovviamente tutte le unità cinofile delle Fiamme Gialle sono impiegate con opportuna turnazione, anche presso la stazione dei treni di Mestre (VE), al porto di Venezia su strada e su richiesta degli altri Reparti del Corpo.

Tornando al nostro protagonista a quattro zampe, fin dai primi giorni di attività, Merlo dimostrava grande sicurezza nel suo metodo di ricerca, segnalando costantemente una buona media di fermi mensili. Ma è nel giugno del 2005 che Merlo, durante un controllo per la prevenzione e repressione di sostanze stupefacenti, presso l’aeroporto “Marco Polo” di Tessera, segnalava con decisione ed efficacia (attraverso quella che in gergo tecnico è definita “raspata”), due donne originarie di Santo Domingo che, da prima, avevano fatto scalo a Parigi ed erano dirette verso il Nord Est d’Italia.

In particolare il nostro “eroe” si soffermava sulle valigie delle dominicane che, pur non sembrando sospette, a prima vista, nascondevano al loro interno, grazie ad un doppiofondo costruito ad arte, ben 17.5 chili circa di cocaina purissima. La notizia ha ovviamente suscitato l’interesse degli organi di stampa veneti e nazionali, i quali hanno raccontato le lodi del nostro Merlo con dovizia di particolari. Oggi Merlo continua, con immensa soddisfazione di tutti gli Istruttori e di tutta la Superiore Gerarchia della Guardia di Finanza e non solo, a lavorare al meglio e sempre con ottimi risultati di servizio, divenendo, di fatto, uno dei cani antidroga più famosi delle Fiamme Gialle.

ESERCITO ITALIANO: IL CORRIDOIO DELLA SALVEZZA

Lo scenario è quello del Kosovo martoriato dalla guerra. Durante una perlustrazione delicatissima una pattuglia dell’Esercito Italiano rimane bloccata all’interno di un campo minato e subito si ritrova senza una sicura via d’uscita.

Il conducente cinofilo dell’Esercito, il Caporal Maggiore Capo Vincenzo Montanaro, impegnato anch’esso nel teatro operativo balcanico, con il suo Pastore Tedesco di nome Monty, sono fortunatamente nelle vicinanze e subito rispondono alla chiamata d’emergenza.

Arrivati sul luogo iniziano la perlustrazione alla ricerca di un corridoio sicuro che possa ridare la libertà alla pattuglia intrappolata. Solo grazie all’eccezionale olfatto di Monty ed alla elevata professionalità del suo conducente si riusciva ad individuare quello che tutti i componenti della pattuglia avrebbero ribattezzato “il corridoio della salvezza”.

Gli incidenti causati dalle mine sono al primo posto per numero di vite perse e mutilazioni permanenti. Spesso, solo grazie all’olfatto dei cani è possibile bonificare in sicurezza, aree che altrimenti rimarrebbero pericolosamente incontrollate.