10 anni dopo il 90% ricostruito / Notizia

Giovedì 20 settembre 2007 - Ansa

ROMA (20 set. 2007) - Un "successo" ottenuto lavorando insieme, grazie alla collaborazione che si è istaurata tra tutti i livelli coinvolti nella ricostruzione, dai cittadini al governo. E un successo, con il 90% degli edifici lesionati o distrutti completamente ricostruiti, che rappresenta, in tempi di antipolitica, un modello di buona amministrazione - locale e statale - cui ispirarsi in futuro. Dieci anni dopo il terremoto che colpì l'Umbria e le Marche, governo e istituzioni locali tirano le somme e parlano di un "bilancio assolutamente positivo". Sia per quel che riguarda la gestione dell'emergenza immediatamente dopo il sisma sia per come è stato affrontato e gestito l'intero processo di ricostruzione. "Ci fu un intervento massiccio e tempestivo nell'imminenza del terremoto. E, successivamente, una serie di interventi di più ampio respiro che hanno richiesto un imponente sforzo economico ma anche di uomini e mezzi, non solo da parte del governo. Oggi vediamo la sintesi in positivo di quel lavoro" sintetizza il portavoce del governo Silvio Sircana in una conferenza stampa a palazzo Chigi con il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il presidente della Commissione grandi rischi Franco Barberi (all'epoca del terremoto alla guida della protezione civile) e i presidenti delle due regioni Rita Lorenzetti e Gian Mario Spacca. I numeri confermano: il 90% della ricostruzione è terminato, sia nelle Marche che in Umbria. Nella prima regione sono stati spesi 2.827 milioni di euro per gli interventi relativi agli oltre 22mila edifici privati (quasi 3mila le abitazioni principali sgomberate nel '97), i 2.385 monumenti, i 1.336 edifici pubblici e le 341 infrastrutture danneggiate. In Umbria invece le risorse impiegate sono state complessivamente 5.315 milioni, che hanno consentito la conclusione di 9.896 interventi e il rientro nelle loro abitazioni di oltre 20mila persone.

Nella regione vi sono ancora 36 persone che vivono nei container: ma si tratta, sottolinea la Regione, di uomini e donne che hanno rifiutato alloggi alternativi. ''Quella delle Marche e dell'Umbria fu la prima emergenza gestita con la legge che istituiva la Protezione Civile e a dieci anni di distanza possiamo dire che è stata fatta una ricostruzione valida, che in alcuni casi ha apportato anche miglioramenti alla situazione precedente. E si è fatta una vera politica di prevenzione, che è l'unico strumento che abbiamo contro il terremoto" sottolinea Bertolaso, ricordando che proprio la prevenzione, anche in altri settori come quello della scuola, è una priorità del governo per i prossimi anni. Sulla qualità della ricostruzione insistono anche i presidenti delle due regioni. "E' stato un lavoro corale - conferma Lorenzetti - non solo nel riparare i danni ma anche nel mettere in sicurezza l'intero territorio". L'intervento, aggiunge Spacca, "é avvenuto nella massima trasparenza, sicurezza e rapidità grazie alla grande coesione della comunità e alla collaborazione intensa tra governo, enti locali, imprese e cittadini". Le celebrazioni per il decennale del terremoto inizieranno domani con un convegno ad Assisi e si concluderanno tra una settimana con il raduno a Serravalle e Colfiorito delle delegazioni di protezione civile delle regioni. L'appuntamento principale è il 26 a Colfiorito, dove si terrà la cerimonia di commemorazione ufficiale alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nell'occasione conferirà la medaglia d'oro al merito civile al Dipartimento della Protezione Civile.

Contenuti collegati

Decennale del terremoto Umbria – Marche / Evento

Da giovedì 27 settembre 2007 a sabato 29 settembre 2007 (Marche - Umbria)