Tutti presenti all’appello gli
oltre 120 volontari di protezione
civile che ieri hanno
preso parte a due esercitazioni
contro il rischio piene dei fiumi:
le emergenze sono state simulate
a Marzaglia e a Campogalliano.
In mattinata un primo gruppo
di 60 nuovi volontari, che
hanno concluso di recente il
corso base, si sono addestrati
nell'area del Centro unificato
della protezione civile di Marzaglia,
utilizzando
attrezzature da impiegare
in caso di emergenza:
motopompe,
generatori,
torri faro e attrezzi
antipiena.
Nel pomeriggio la
Protezione civile si
è trasferita ai laghi
Curiel di Campogalliano
dove un altro
gruppo, anche in
questo caso una sessantina
di volontari,
ha effettuato sempre
esercitazioni sull'emergenza
idraulica.
All’esercitazione hanno preso
parte anche 24 volontari
che hanno concluso nelle scorse
settimane un corso specifico
per capisquadra, acquisendo
competenze organizzative,
gestionali e di coordinamento
in caso di emergenza.
Con il programma di formazione
dei volontari, promosso
dalla Provincia con il coordinamento
della Consulta provinciale
del volontariato di protezione
civile, sono già stati realizzati
corsi di base, di vigilanza
idraulica, contro il rischio idrogeologico,
antincendio boschivo
e sismico.
«La Protezione civile si occupa
di previsione, prevenzione,
gestione e superamento del rischio
e delle emergenze - spiega
la dirigente Rita Nicolini - e il
volontariato è una componente
fondamentale della gestione
del rischio. Da questo deriva la
necessità di formare le persone
che in caso di emergenza sono
chiamate ad agire sul campo, a
fianco dei professionisti, come
ad esempio i vigili del fuoco».