Allarme rientrato a Mulino per la fuga di ammoniaca che si è verificata lunedì pomeriggio nella zona di via Magazzeno. Ieri i Vigili del Fuoco hanno continuato a lavorare per individuare l'origine del forte odore della sostanza chimica che è presente in una parte dell'area industriale, in questo aiutati da un reparto specializzato di Marghera. E questa mattina è stato dichiarato lo stato di fine allerta
La presenza dell’ammoniaca era particolarmente avvertibile da un pozzetto della rete fognaria posto sul confine tra il cortile dell’azienda S.D. e un terreno abbandonato di pertinenza di un capannone, ora vuoto dopo il fallimento dell’azienda che lo occupava.
A scopo precauzionale, lunedì sera i residenti erano stati informati di quanto stava accadendo, e come spiega una comunicazione della Prefettura, erano stati invitati a rimanere in casa con le finestre chiuse per non correre rischi. Inoltre, per tutta la giornata di ieri, sia la scuola dell’infanzia che le attività produttive dell’isolato hanno sospeso le loro attività.
«Dobbiamo procedere con gli scavatori per capire da dove si stia originando la perdita - hanno spiegato fonti dei Vigili del Fuoco - per poter capire se ci sono tratti fognari interessati e se la natura della fuga sia accidentale o dolosa».
In prossimità del punto dove più forte era avvertibile l’odore, i pompieri hanno poi evacuato una famiglia di cinque persone e l’adiacente capannone, dove la stessa famiglia svolge l’attività di conservazione di prodotti ortofrutticoli per conto terzi, svuotando contestualmente l’impianto ad ammoniaca dell’ azienda.
«Stamattina l’odore si sentiva anche nel nostro stabile - afferma Gianni Cavedoni, proprietario del capannone - ma non abbiamo corso nessun pericolo; ci hanno chiesto di evacuare, ma stiamo bene».
Nonostante l’emergenza abbia richiesto un grande dispiegamento di forze, non si registrano intossicati né fra gli operatori delle aziende né fra i residenti, ed è rimasta inutilizzata la struttura allestita dalla Protezione Civile destinata a ospitare eventuali sfollati.
Giancarlo Fiorentini è un volontario comunale, che utilizza lo scavatore: «Ho iniziato a scavare attorno al pozzetto dal quale saliva l’odore e la presenza di ammoniaca era molto forte, tanto che ho dovuto indossare la maschera perché il gas ristagnava nel mezzo; ora continueremo a scavare per capire da dove venga, ma potrebbe servire molto tempo».
Durante i lavori degli scavatoristi e dei Vigili del Fuoco, la presenza di ammoniaca era continuamente testata tramite l'uso di appositi rilevatori e reagenti, che hanno permesso di verificare la presenza della sostanza lungo tutto il confine tra le due proprietà. Le analisi sono proseguite per tutto il pomeriggio. Tempi lunghi dovuti al fatto che la terra sembrava impregnata della sostanza.