Pali e massi di rinforzo per il Panaro a Navicello / Notizia

Domenica 4 gennaio 2015 - Gazzetta di Modena

NONANTOLA. È stato un punto soltanto “lambito” dall’alluvione del gennaio 2014, in confronto ad altri Comuni delle vicinanze come Bastiglia e Bomporto che hanno riportato danni di ben altre proporzioni, ma anche Nonantola ha vissuto momenti di apprensione durante quei fatidici giorni di piena. A monte del ponte di Navicello è stato effettuato uno degli interventi programmati sul Panaro. Si tratta di lavori urgenti, che hanno lo scopo di rafforzare il territorio a seguito degli eventi che si sono verificati lo scorso anno. «L’intervento vicino al ponte di Navicello è in destra idraulica, sul Panaro – spiega Francesca Lugli, della Protezione Civile di Modena – I lavori che sono stati effettuati nei mesi scorsi rientrano nella serie di lavori programmati lungo tutto il fiume Panaro.

Consistono in varie riprese dei fenomeni di franamento. In questo caso specifico, la frana è stata “tamponata” sulla sponda, all’interno dell’alveo. Nel dettaglio, la sponda è stata stabilizzata con, in alcuni tratti, l’immissione di alcuni pali di rinforzo e la posa di pietre. La medesima tipologia di intervento verrà applicata anche ad altri cantieri che saranno aperti prossimamente e rientrano nel piano dei 23 milioni, previsti dalla seconda ordinanza. In particolare, le opere nei vari cantieri dovranno essere declinate con tecniche e tipologie strutturali, in relazione agli esiti delle indagini che si stanno facendo». Nelle vicinanze di Nonantola, inoltre, sono stati fatti altri lavori per il decespugliamento di alberi, in cantieri gestiti da Aipo, ma con il coordinamento della Provincia. E si pensa ai prossimi interventi. «Per quanto riguarda l’ordinanza numero 5, sono in fase conclusiva le progettazioni: - prosegue Lugli – sono previsti 13 milioni di investimento sul Secchia per ulteriori adeguamenti delle arginature, sia in sagoma che in quota. Sono in corso le indagini per individuare i punti dove agire e la tipologia di intervento. Per il Panaro parliamo, sostanzialmente, di riprese di frane anche per tratti lunghi. In aggiunta, si contano interventi del consorzio di bonifica sul canale Dogaro e sul Valicella, interessati dall’alluvione, per la risagomatura dei canali stessi. Sono previsti nuovi lavori sulla cassa del Panaro finalizzati a completare la funzionalità della cassa. Uno sulla cassa del Secchia per migliorarne la funzionalità e uno sul canale Naviglio a ridosso della conca per stabilizzare tutta la zona della conca del corso d’acqua». Si parla anche di sfalci. «La novità è che nei mesi scorsi c’è stato l’inserimento di un giro eccezionale di sfalci introdotti con l’ordinanza di ottobre – dice Francesco Bonini, della Protezione Civile - la seconda tranche ordinaria di sfalci prevista tutti gli anni da Aipo è stata eseguita in tempi ridotti, ed è stata così consentito di eseguire questo tipo di lavori su tutte le arginature entro la metà di novembre. Ciò consentirà di usare il secondo sfalcio ordinario per ulteriori interventi nei primi mesi del 2015 sull’arginatura del Secchia, sul Panaro sul canale Naviglio e le casse di espansione sia del Secchia sia del Panaro».