Frane, emergenza a Montese e Pavullo / Notizia

Sabato 7 marzo 2015 - Gazzetta di Modena

Montese sta rischiando davvero non poco. La frana sulla Strada provinciale 27, che dalla Fondovalle conduce in paese, si sta facendo sempre più allarmante. Ieri pomeriggio è arrivata la Protezione civile delle Terre di Castelli per assicurare la sorveglianza notturna del punto critico, in località "Il Moro", mentre i tecnici della Provincia pensano a quella diurna. Monitoraggio per 24 ore, in sostanza.

Del resto la preoccupazione è fortissima in seguito al cedimento che nei giorni scorsi ha travolto la struttura di contenimento del versante realizzata negli anni Settanta, dove peraltro a fine gennaio era già stato realizzato un primo intervento di massima urgenza. Ma l'ultima neve ha rimesso in moto tutto con una forza impressionante. Non solo infatti la protezione è caduta a valle trascinandosi dietro detriti fino al fiume Panaro, ma la forza della terra ha aperto anche una lunga crepa nella corsia di carreggiata che finora era rimasta indenne.

È questo che allarma, perché significa che tutta la strada sta cedendo. Ed è questo che ha portato da ieri all'adozione di un'ordinanza che bocca il transito per i camion superiori ai 35 quintali. Possono invece passare ancora liberamente le corriere, ma qui si è aperto un incidente diplomatico. Ieri mattina infatti i pullman di Seta che portano gli studenti a Pavullo non sono passati, e il sindaco è su tutte le furie: «I genitori hanno dovuto caricare i loro figli in macchina di corsa - sbotta Luciano Mazza - perché non c'era stato alcun avvertimento.

Una cosa inaudita, perché le corriere possono transitare liberamente. Vedrò quello che succederà domani, ma sto valutando la possibilità di fare una segnalazione per interruzione di pubblico servizio». In più, c'è il problema delle aziende artigianali: «Qui abbiamo imprese leader in Italia nella lavorazione del legno e del settore metalmeccanico, sui carri. Come faranno se i camion non possono più passare? C'è già chi mi ha detto che metterà la gente in cassa integrazione». Lunedì è in programma un summit con la Provincia per stringere sui tempi di un intervento da 250mila euro che dovrebbe essere risolutivo.

Ma l’emergenza delle frane sta creando forti preoccupazioni anche a Pavullo, dove è stata emanata un'ordinanza di chiusura di via Ca' di Marzo, nella frazione di Verica, a fronte anche qui di un cedimento gravissimo in un punto peraltro già oggetto l'anno scorso di una sistemazione. Critica anche la situazione in via Lughetto, tra Olina e Renno, dove il torrente Scoltenna ha eroso la sponda riattivando un movimento di terreno che rischia di interrompere la strada. Ma nella lettera che il Comune ha inviato a Protezione civile, Regione e Consorzio Burana sono dodici in tutto le crisi documentate sul territorio: «La nostra speranza – sottolinea il sindaco Romano Canovi – è che il governo stanzi un fondo anti-dissesto. Il problema è ciclico, dobbiamo affrontarlo tutti gli anni, e con i tagli che abbiamo subito non possiamo certo farlo da soli».

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