Protezione Civile, sbagliate le misure della nuova sede: «L’ambulanza non ci sta» / Notizia

Martedì 5 maggio 2015 - Gazzetta di Modena

Il nuovo centro della Protezione Civile di Finale, chiamato ad ospitare Vigili del Fuoco, Croce Rossa e Protezione civile, è al centro di una questione che rasenta la barzelletta, se non fosse che ci sono di mezzo tanti soldi pubblici. Da un recente sopralluogo della Croce Rossa Italiana è imbarazzantemente emerso quanto si vociferava da mesi, in aggiunta a tante altre questioni.

Ovvero che i quattro magazzini chiamati ad ospitare le ambulanze del nuovo polo per la sicurezza vanno bene per delle... Fiat Panda. Nei garages infatti non ci stanno le ambulanze, che sono più lunghe. E sui lati ci stanno appena, ma l’eventuale autista operatore, tanto più se sovrappeso, non ha speranza di passare per salire a bordo: «I garage - scrive il rapporto della Cri - risultano non idonei al corretto rimessaggio delle ambulanze in quanto le saracinesche non possono essere abbassate quando il mezzo è parcheggiato. Questo a causa del fatto che le stesse urtano la parte anteriore del mezzo a causa dell’insufficiente profondità dell’autorimessa, anche se l’ambulanza viene parcheggiata a completo contatto del muro di fondo. Tale problematica... impedisce il passaggio interno degli operatori, con la conseguenza di rendere impossibile una rapida evacuazione in caso di incendio o calamità». Che, in una moderna sede di Protezione civile, è tutto dire...

«Inoltre, accedere dalla porta di accesso ai garage quando il veicolo è parcheggiato è materialmente impossibile, perchè l’ambulanza stessa impedisce l’entrata stessa nei garage...». Sono parole contenute nel verbale inviato dalla Croce Rossa alle istituzioni dopo il sopralluogo. Con il risultato che se non cambiano le cose, la Croce Rossa non potrà mai entrare nell’edificio costruito apposta per la Croce Rossa...

Anche perchè dal sopralluogo sono emerse numerose altre stranezze, come la mancanza di allacciamenti idonei nel locale destinato a cucina, la mancanza di allacciamenti per attivare il “Com” in caso di calamità, persino «la totale mancanza di prese elettriche ed ethernet sulla parete di fondo dell’Ufficio dirigenza...». La Croce Rossa a questo punto propone tra le soluzioni quella di costruire un nuovo edificio idoneo ad ospitare le ambulanze, che dovrà però essere coibentato ed attrezzato per le delicate attrezzature. Il fatto è che la stessa situazione si è verificata per la parte destinata ai vigili del fuoco, con situazioni altrettanto grottesche, come la proposta di una “tettoia” per ospitare i mezzi dei pompieri, che abbisognano invece di protezione e sicurezza. Situazioni segnalate da mesi, con un continuo rimpallo di responsabilità. L’opera, va detto è stata commissionata dalla Regione, i lavori dovevano partire il 27 agosto 2014 e concludersi in 100 giorni (che a questo punto slitteranno...), ad un costo presunto di 2 milioni e 141mila euro (e ora?), per lavori affidati alla nota ditta Baraldi e altre. «Abbiamo cercato fin dall’inizio di poter verificare - spiegano i consiglieri comunali di minoranza Boetti e Biagi - ma dapprima ci hanno negato di presenziare in Regione alla commissione che assegnava l’appalto, poi hanno sempre risposto alle nostre istanze in modo evasivo e deresponsabilizzante».