Studenti evacuati, ma è una prova / Notizia

Una lezione davvero speciale e avvincente per gli studenti della scuola media Fiori. Per loro ha suonato una campana particolare mentre si trovavano nell’istituto di via Pio Donati. Era l’allarme. Nessuna emergenza, ma un’esercitazione orchestrata con varie associazioni tra cui la Protezione Civile e la Croce Rossa. Le ragazze e i ragazzi hanno lasciato l’edificio, seguendo le norme che i professori avevano spiegato loro. Tuttavia, due mancavano all’appello. Anche in questo caso è stato un gioco, in cui sono scese in campo le unità cinofile per recuperare i “dispersi”. Tre classi di terza si sono poi spostate in via San Francesco, a fianco del castello dove c’erano numerose squadre di volontari ad attenderli. La Croce Rossa ha truccato alcuni degli studenti per simulare le conseguenze di un incidente. L’Avap li ha condotti alla scoperta dei propri mezzi e la Protezione Civile ha spiegato cosa fare in caso di emergenza mentre l’Unità cinofila di San Felice ha mostrato (tra l’altro) i segreti dell’addestramento. Il percorso si chiamava “Viaggio tra i rischi con la Protezione Civile”.

«Per gli studenti di terza è la quinta prova di evacuazione - ha spiegato Antonio Nozzi, docente di educazione fisica - molti di loro sono già abituati, anche perché hanno parenti nel volontariato».

«I primi volontari che abbiamo hanno 14 anni - ha sottolineato Federico Branduzzi della Croce Rossa Italiana - abbiamo notato che i ragazzi apprezzano molto queste iniziative. In particolare piace loro il suono delle sirene».

«Vogliono anche provare i cerotti - ha ripreso Luca Ruggeri dell’Avap di Formigine - e il collarino. Siamo circa venti volontari. Per la prima volta abbiamo portato fuori l’ambulatorio mobile». «I ragazzi apprezzano molto i cani - ha confermato Giuseppe Veronesi dell’unità cinofila della Bassa l’attività a scuola è stata molto bella grazie anche ai vigili del fuoco in congedo».

L’assessore Armando Pagliani ha sintetizzato con un motto lo spirito delle altre associazioni presenti, andando a rispolverare un “Essere sempre pronti a servire” degli scout.