Il regista dell’emergenza è un “angelo” di 28 anni / Notizia

Venerdì 26 agosto 2016 - Gazzetta di Modena

La chiamata è arrivata mercoledì mattina: i ragazzi svestono gli abiti da lavoro, indossano le ormai inconfondibili tute gialle fluorescenti e si mettono a disposizione, pronti a partire per le zone terremotate. Sono gli angeli della protezione civile modenese, otto volontari di altissima competenza. Non a caso la colonna regionale ha affidato a loro il coordinamento e la segreteria generale. Si mettono in marcia. Direzione:Uscerno e Balzo nel Comune di Montegallo (Ascoli Piceno). Sarà il loro quartier generale per i prossimi giorni. Non sono nel cuore dell’emergenza, ma le scosse sono regolari e fortissime, nessuno degli abitanti se la sente di tornare in casa, impietriti dalla paura e dalla tragedia che questa parte d’Italia sta vivendo. I ragazzi della protezione civile si mettono d’impegno, la prima notte corre veloce tra lavori di allestimento e qualche mezzoretta di riposo. Quando il sole sorge i due campi iniziano a prendere forma, un piccolo capolavoro della protezione civile modenese.

A coordinare i lavori c’è Filippo Pecorari, ha 28 anni, abita a Finale e nonostante la giovane età ha un bagaglio di esperienza enorme. «Ho iniziato con il terremoto dell’Abruzzo, sono stato terremotato nella mia Finaledove comunque il gruppo di volontari ha fatto un grande lavoro e ora torno ad aiutare persone. Qui non siamo in prima linea, ma poco importa. Non siamo venuti per fare del turismo o per visitare i paesini distrutti dal terremoto. Il nostro è un lavoro da portare a termine nel migliore dei modi, quasi una missione. Abbiamo un solo obiettivo: dare un po’ di sollievo a queste persone, mettendole nelle migliori condizioni per affrontare il futuro immediato. Ci stiamo occupando della logistica, dobbiamo affrontare il freddo che di notte si fa sentire ad oltre 600 metri d’altitudine tanto che abbiamo dotato le tende di stufette. Se ce ne dovesse essere bisogno siamo a disposizione per ascoltare i terremotati, ma il loro benessere è l’unica nostra priorità. Lavoriamo sodo, ci sentiamo orgogliosi perché siamo italiani, senza differenze, ma animati dalla grande spinta solidaristica che sentiamo dentro di noi».

Ad affiancare Pecorari c’è il modenese Andrea Bevini. Tocca a lui offrire il quadro di una dura giornata di lavoro. «Uscerno non ha avuto problemi - spiega - e difatti è diventato il campo di ammassamento dei volontari. Ci sono cucine e tende ed ogni servizio utile. A Montegallo, invece, ci hanno destinati ad un campeggio dove abbiamo allestito 20 tende da sei posti per la popolazione sfollata. Siamo in montagna, la logistica non è facile, ma ce l’abbiamo fatta: le docce sono allacciate alla tubazione pubblica mentre l’elettricità l’ha fornita un’utenza privata».

La terra continua a tremare, le scosse sembrano non finire mai, ma la paura dei terremotati fa il paio con l’impegno della protezione civile modenese. «Non possiamo pensare alle scosse - dice Pecorari - Quando si lavora non si pensa ad altro, magari appena scende un po’ di adrenalina mi capita di ripensare al terremoto della mia Bassa, ma è un attimo che passa in fretta. Capitamo i timori della popolazione, lo choc che hanno vissuto e non possiamo essere noi, venuti in loro aiuto, a mettere ulteriormente tensione negativa».

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Da mercoledì 24 agosto 2016 ore 07:00 a sabato 15 ottobre 2016 ore 23:00 (Montegallo (AP))