Modena, la Curia: «Profughi, non una minaccia» / Notizia

Lunedì 5 giugno 2017 - Gazzetta di Modena

La voce diceva che doveva essere proprio monsignor Erio Castellucci ad annunciare ai fedeli l’arrivo dei profughi. Ma si trattava di una diceria. Ieri alla chiesa di Santa Teresa in via Milano - siamo nella zona Morane - l’arcivescovo non c’era. La messa è stata celebrata regolarmente, senza fuori programma, ad eccezione di un foglietto distribuito tra i fedeli all’inizio della funzione.

Un avviso parrocchiale che, dalla metà in giù, riportava un comunicato della Curia nel quale si chiarisce la presenza dei 50 giovani africani nell’ex asilo diocesano dietro il parchetto. Questa è stato l’unico momento di informazione dato ai parrocchiani che, per altro, parevano essere già al corrente di cosa sta accadendo e non hanno mostrato particolare sorpresa.

Tornano all’avviso nelle brevi note della Curia si riepiloga cosa è avvenuto e cosa i residenti della zona si debbano aspettare. Si legge: «L’operazione volta a collocare i profughi è stata attivata dalla Prefettura di Modena che ha chiesto la messa a disposizione della struttura. L’intervento è stato coadiuvato dall’impegno della Protezione Civile di Modena che si è prodigata per rendere praticabile la permanenza nella struttura degli ospiti. La cooperativa Papa Giovanni XXIII ha avuto in appalto la gestione dei profughi e garantisce la presenza di operatori giorno e notte. La presenza e la permanenza dei profughi in via Milano è dovuta alla situazione di emergenza che secondo la Prefettura dovrebbe essere risolta a breve».

A questa comunicazione “ufficiale” seguono poi alcune considerazioni rivolte ai fedeli e tese a rassicurarli sulla situazione: «Si possono comprendere le legittime preoccupazioni di tanti cittadini - recita il testo - ma al momento non sono stati segnalati comportamenti che possano rappresentare una minaccia per i residenti e per l’ordine pubblico. Si auspica che questa vicenda possa trovare una giusta soluzione da parte della Prefettura e che la presenza sul territorio di queste persone possa essere vissuta come occasione di reciproca accoglienza e di rispetto».

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Domenica 28 maggio 2017 ore 09:00 - 14:00 (Zona Morane - Modena)