È emergenza sociale aiuti a malati e anziani / Notizia

Domenica 8 febbraio 2015 - Gazzetta di Modena

ALLE 19 ANCORA 500 UTENZE INTERROTTE. Sono proseguite per tutto il giorno le attività dei tecnici di ENEL e di “Hera S.p.a.” per il ripristino delle numerose interruzioni di energia elettrica in molte utenze private e commerciali diffuse sul territorio della provincia a causa delle quali, in qualche caso, si sono registrate anche sospensioni dell’erogazione dell’acqua per la mancata alimentazione delle pompe di sollevamento. Alle 19 di oggi risultano, secondo i dati della Prefettura, disabilitate ancora circa 240 utenze in media tensione dipendenti da “Hera S.p.a.” e 260 utenze in media tensione dipendenti da ENEL, la maggior parte delle quali saranno risolte in serata. Si ricorda a coloro i quali desiderano mettersi in contatto con persone non raggiungibili telefonicamente che possono far riferimento ai Comuni di residenza o alle stazioni dei Carabinieri, mentre per problematiche di natura sanitaria, il riferimento è la centrale operativa dl 118. Il Prefetto ha disposto una intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia, compreso il Corpo Forestale dello Stato, nelle aree dove manca l’energia elettrica e segue la situazione continuativamente. Presso alcuni comuni i Sindaci, d’intesa con la Provincia di Modena, hanno attivato centri di accoglienza per ospitare cittadini privi di energia elettrica. Con l’aiuto dei volontari i residenti vengono capillarmente informati sull’andamento della situazione.

MONITORATE 14MILA PIANTE A MODENA. Sei spargisale hanno lavorato per salare la tangenziale, le strade principali, i ponti, cavalcavia e sottopassi, ma anche il centro storico e le strade di accesso ai quartieri residenziali, spargendo un totale di 15 tonnellate di sale nella notte tra sabato 7 e domenica 8 febbraio, dalle 21 alle 6. Quindici mezzi spartineve sono rimasti in azione per interventi di pulizia, con particolare attenzione ai parcheggi nella zona Viali, alla stazione ferroviaria e a situazioni segnalate da cittadini.

Sono stati potati 50 alberi e 10 sono stati abbattuti perché in condizione di stabilità precarie e per tutta la giornata proseguirà il monitoraggio dei tecnici comunali per verificare lo stato di 14 mila alberature lungo le strade. Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni nelle aree dei parchi su cui è tuttora attiva un’ordinanza, che vieta l’utilizzo delle aree verdi adibite a parco pubblico nelle zone interessate dalla presenza di alberi o arbusti ancora coperti di neve, che possono rappresentare pericoli.

Nel corso della giornata e nella notte, le lame si concentreranno nuovamente nelle aree di parcheggio, a partire da viale Montecuccoli e viale Vittorio Veneto, dove finora sono state impossibilitate a intervenire per la presenza di auto. Verrà inoltre completata la pulizia del Novi Sad, attraverso la rimozione della neve, per consentire, nella giornata di domani, il regolare svolgimento dell’attività mercatale. Sulle piste ciclabili dove il ghiaccio è risultato troppo duro per procedere con le lame, si provvederà alla pulizia nella giornata di domani, lunedì 9 febbraio, attraverso due mezzi meccanici, con particolare attenzione alle piste più utilizzate in città, ad esempio quelle lungo via Divisione Acqui, via Formigina, Viali, via Vignolese e via Giardini.

Per contrastare la formazione del ghiaccio, anche stanotte si procederà con la salatura di viabilità principale, ponti e sottopassi, centro storico e strade di accesso ai quartieri residenziali.

A CARPI PARCHI CHIUSI 30 GIORNI. Il Sindaco Alberto Bellelli, considerate le diffuse ed intense precipitazioni nevose con conseguenti danni alle alberature, presenza di rami spezzati e possibile pericolo di caduta degli stessi, al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica, ha firmato una ordinanza urgente con la quale dispone il divieto di accesso a tutte le aree verdi e giardini pubblici presenti sul territorio comunale per i prossimi 30 giorni, salvo eventuali proroghe per il protrarsi della situazione di pericolo. La decisione è stata presa in considerazione delle numerose aree verdi e giardini pubblici in cui gli alberi sono stati danneggiati dalle precipitazioni nevose, che potrebbero subire ulteriori danni nei prossimi giorni, in relazione ai sopralluoghi e alle verifiche eseguite dall'Ufficio Tecnico

ALLAGAMENTI, RIAPERTA LA SP8. A S.Felice sul Panaro è stata riaperta nella mattina di domenica 8 febbraio la strada provinciale 8 chiusa nel tratto tra Mortizzuolo e S.Felice per allagamenti.

IL REPORT DA FINALE. È stato un lungo, intenso, weekend di lavoro per i volontari della Protezione Civile di Finale Emilia. Già giovedì sono infatti intervenuti a supporto del Servizio Ambiente del Comune per la potatura e la rimozione di rami e altre parti di alberi cadute, a causa del vento, che rendevano pericolosa la circolazione e la sicurezza pubblica in alcune vie cittadine. Nella giornata di venerdì, in seguito a ordinanza comunale, è stato vietato il transito nelle vie Vallicella, Santa Maria e Abbà e Motto, e i volontari della Protezione Civile hanno fornito supporto alla polizia locale nel controllo della circolazione stradale. Nel pomeriggio hanno provveduto all’installazione di un generatore in località Casoni di Sotto per ovviare a un black out elettrico, abbattuto e rimosso un albero in un cortile condominiale in via Agazzi, fornito assistenza con la posa di sacchi di sabbia in via Carina e in via Santa Maria. Sabato pomeriggio, infine, i volontari della Protezione Civile sono intervenuti con motopompe e sacchi di sabbia per contenere l’allagamento di via Vallicella. I volontari della Protezione Civile, supportati anche da quelli della Croce Rossa Italiana-Sezione di Finale Emilia, impegnati, a rotazione, nel corso dell’emergenza sono stati una ventina. Il monitoraggio della situazione proseguirà fino alla mezzanotte di domenica 8 febbraio, ma è da segnalare, già dalle ore 17.00 di sabato, la progressiva diminuzione dei livelli del reticolo idrografico minore (Cavo Vallicella e Canale Diversivo).

SERRA RESTA SENZ'ACQUA. Incessantemente continua l' impegno dell' Amministrazione comunale,in collaborazione con Vigili del Fuoco, Hera ed Enel per rispondere tempestivamente ai cittadini in difficolta'. L' Assessore ai lavori pubblici e' in costante contatto con i Vigili del Fuoco per intervenire sulle segnalazioni di cavi elettrici scoperti lungo le vie pubbliche, con Enel per liberare zone impervie e boschive sedi di cabine elettriche per provvedere alle riparazioni.Da parecchie ore alcune zone del territorio Serramazzonese sono sprovviste di acqua: e' costante il contatto con gli operatori di Hera per rispondere alle segnalazioni dai punti non serviti.E' stato collocato di fronte al Municipio, in collaborazione con Hera, un deposito di acqua a disposizione dei cittadini colpiti da questo disagio.

"Passaggi porta a porta "delle autorita' politiche, in collaborazione con i servizi sociali e protezione civile, sono stati realizzati per raggiungere I cittadini, anziani,famiglie in difficolta' e per dare nuova collocazione abitativa la' dove si rileva l' emergenza e per mettere le persone in sicurezza. Per tutta la notte e con continuita' si e' provveduto a mantenere pulite le strade, in collaborazione con la Provincia di Modena. Ci spiegano gli Assessori Simone Gianaroli (Lavori Pubblici) e Andrea Convenuti (urbanistica /Protezione civile)

ANCORA 2600 UTENZE STACCATE. Alle ore 10 - informa la prefettura - di questa mattina risultavano disabilitate ancora circa 1350 utenze dipendenti da “Hera S.p.a.” e 1300 circa dipendenti da Enel, la maggior parte delle quali saranno risolte entro la giornata odierna.

L'Appennino continua ad essere in piena crisi elettrica e sociale legata alla maxi nevicata, e adesso si comincia davvero a temere per il freddo, in particolare per gli anziani, dato il crollo termico previsto per le prossime ore. Ed è un coro di proteste contro Hera ed Enel.

L'allarme parte da Pavullo, dove ieri in collaborazione con la Prefettura è stato deciso l’allestimento di un centro di accoglienza nella palestra delle scuole Foscolo, dove ci sono 50 brandine già pronte.

La situazione, nel principale centro della montagna, è di esasperazione vera: «È incredibile quello che è successo – tuona il sindaco Romano Canovi – ci sono frazioni come Frassineti, Monzone e Gaiato (senza contare, nel capoluogo, i problemi di viale Martiri) dove la luce manca da tre giorni. Dico, tre giorni. Nonostante solleciti su solleciti a Hera. Hanno detto che proveranno una riattivazione di media tensione, ma siamo preoccupati davvero, perché ci sono famiglie con anziani, certo, ma anche con malati. Adesso abbiamo allestito anche posti speciali all'ospedale per i casi più delicati, ma detta in poche parole, la situazione è insostenibile». E lo dice un sindaco che da tre giorni a casa è senza corrente, con alberi che cadono da tutte le parti nella sua Monzone. «Voglio però ricordare nella difficoltà il lavoro straordinario fatto dagli assistenti sociali, la protezione civile e tutti i volontari che ci hanno dato una mano a consegnare a casa i kit di prima necessità. Ma anche i vigili del fuoco, la polizia municipale, i carabinieri e la forestale, che ci ha dato una mano straordinaria nella rimozione degli alberi».

Restando vicini, c'è grande preoccupazione per gli anziani anche a Polinago, dove a ieri sera mancava ancora la luce in zone del capoluogo e poi a Gombola, Brandola, Cassano e Palaveggio: «Sono in contatto continuo con la dottoressa Rita Nicolini della Protezione civile e l'ingegner Migliori di Hera, ma a parte loro e la Prefettura, nessuno degli enti superiori ci ha chiamato per sapere della situazione» rimarca il sindaco Gian Domenico Tomei. «Credo che dopo una crisi come questa, andrà fatta una riflessione generale, anche sulla riorganizzazione territoriale con la delega di funzioni all'Unione. Se c'è una cosa che in queste ore è emersa chiaramente, è l'importanza di un valido servizio di supporto a livello locale: i servizi comunali andranno garantiti con la massima efficacia».

E si è sentito parecchio solo nell'emergenza anche Fabio Braglia a Palagano: «Nessuno, non ho ricevuto una chiamata da nessuno degli enti superiori, a parte la Prefettura. L'amarezza è tanta quando ti trovi ad essere nel bisogno. Io qui la neve non so più dove metterla, ho alberi che cadono dappertutto e borgate su borgate rimaste senza luce, con anziani al freddo. Tutta la frazione di Monchio, e sono circa 600 persone, è rimasta senza luce. Una cosa che è da provare per rendersene conto. Per fortuna che hai la tua gente che ti sostiene e ti dà anche grandi dimostrazioni di solidarietà: voglio ringraziare tutti quelli che hanno voluto dare una mano, in innumerevoli modi. Ma questa crisi deve finire, non possiamo più sopportare oltre per quella che poi è stata una semplice nevicata». «La luce è continuata a mancare a Casine, Castellaro e Rocchetta - fa il quadro da Sestola Marco Bonucchi – nonostante chiamate su chiamate a Hera, perché sappiamo bene che lì vivono molti anziani. Se la situazione non si risolve, li trasferiremo negli alberghi, perché ormai il tempo è troppo».

«Credevamo che con ieri sera si fosse esaurita la crisi elettrica – precisa il sindaco di Zocca Pietro Balugani – ma abbiamo visto che i problemi restano a Missano, Montecorone e parte di Montombraro. Passi un giorno o due, ma nessuno avrebbe mai immaginato una cosa così». E se la situazione non si risolve entro oggi sarà dramma vero, visto che le previsioni danno una nottata dove le temperature possono scendere anche a -12.

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Da venerdì 6 febbraio 2015 ore 08:00 a martedì 10 febbraio 2015 ore 20:00 (Provincia di Modena)